Autismo, la doppia violenza della Rai

“E allora arriva questo autismo di gruppo”. Cosi con estrema superficialità l’autore televisivo  Andrea Di Consoli, dunque presumiamo aduso al lavoro intellettuale e che dovrebbe avere contezza delle parole che sceglie, ha collegato la vicenda dello stupro di gruppo di Palermo con l’autismo. E’ accaduto nel corso della puntata del 28 agosto del programma “Estate in diretta” condotto da Nunzia De Girolamo e Gianluca Semprini. E’ un’affermazione gravissima e offensiva. Si è operato un nesso indegno tra violenza e autismo poiché il deficit di empatia non si tramuta mai in crudeltà. Così ha prodotto una nuova violenza a migliaia di persone e alle loro famiglie che con amore, ansia e sofferenza affrontano ogni giorno l’impegno di assicurare una vita degna ai loro figli. Le parole di Andrea Di Consoli rischiano di alimentare sull’autismo il pregiudizio e di annullare  così gli sforzi quotidiani delle famiglie per inserire i ragazzi in contesti relazionali complessi ed inclusivi. Grave anche la responsabilità dei due conduttori, che pure hanno figli, nessuno dei quali ha ritenuto richiamare Di Consoli lasciando così intendere di condividere le sue parole. Stupisce questa mancanza di sensibilità da parte di chi conduce un programma seguito da milioni di telespettatori sulla Rai. Chiediamo ai responsabili del format “Estate in diretta” non solo di porgere le scuse alle famiglie, ma per fare cosa e buona e giusta di ospitarne una in studio per spiegare cosa è l’autismo e come questo con la violenza non abbia alcun collegamento. Sarebbe una scelta di servizio pubblico.

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