100 milioni autismo. Ministero disabilità si avvia a chiudere esame delibere regionali

Il Ministero della disabilità si avvia a chiudere la fase istruttoria per il trasferimento alle regioni dei 100 milioni destinati a progetti per persone con disturbi dello spettro autistico. La macchina è in moto. L’esame delle delibere regionali è passaggio fondamentale per accertare la corrispondenza alle linee guida ministeriali.

Il bando che indica obiettivi, settori d’intervento e  tempi di presentazione delle domande, è stato pubblicato in Gazzetta lo scorso ottobre. La data di consegna era il 9 gennaio. Gli atti regionali sono arrivati in ordine sparso, pochi entro la data stabilita. A distanza di due mesi dalla scadenza mancano ancora all’appello le determinazioni di Calabria e Puglia, insieme a quelle di Lombardia e Lazio giustificate perché impegnate nelle recenti elezioni. Per l’avvio reale delle azioni passeranno però ancora mesi. Le Regioni infatti dopo aver ricevuto i fondi dovranno a loro volta destinarli ai soggetti scelti per l’attuazione del piano. Toccherà infatti a Distretti Asl, o Comuni o Consorzi di Comuni individuare i progetti puntuali da finanziare e curare la fase operativa. Per altro i modelli attuativi cambiano da Regione a Regione. Molte regioni hanno proceduto ad individuare le linee di spesa, pur se in coerenza ai criteri indicati dal ministero, in modo burocratico, senza coinvolgere appieno le associazioni dei genitori e Angsa. Alla richiesta avanzata dalla famiglie con una lettera inviata al presidenti regionali e agli assessori alla sanita, spesso si è dato seguito in modo formale, solo in  rari i casi con  un coinvolgimento effettivo così come richiesto. In ogni caso, ormai i piani sono definiti e  la messa terra dei fondi anche se con  lentezza procede in linea con quanto previsto. In ballo ci sono iniziative attese con urgenza e fondamentali per garantire una rete di servizi adeguata ai bisogni delle migliaia di persone nello spettro autistico.

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