SENTIERO ITALIA. La staffetta BLU per l’autismo Angsa Sassari, Angsa Sardegna e Diversamente Odv porteranno per primi il testimone

Maglietta e cappellino, scarpe da trekking e zainetto. Parte ufficialmente dalla Sardegna, la staffetta Blu per l’autismo lungo il Sentiero Italia.

Le associazioni Angsa Sassari, Angsa Sardegna e Diversamente Odv porteranno il testimone in quattro diverse tappe che si snodano nel territorio dell’isola. Il progetto vede coinvolte tutte le regioni italiane e dalla Sardegna il testimone passerà poi alla Sicilia per risalire in seguito lungo tutto lo Stivale per arrivare sino alle Alpi. Il Sentiero Italia è un itinerario escursionistico lungo circa 6.166 km che attraversa l’intero territorio nazionale. Concepito nel 1983 da un gruppo di escursionisti in collaborazione con il CAI – Club Alpino Italiano, attraversa tutto l’arco alpino e l’intera catena appenninica per arrivare alle isole per un totale di 368 tappe.

Inizierà Angsa Sardegna sabato 23 aprile partendo dal Montalbo, lungo il percorso Z09 che parte da sant’Anna di Lodè nel parco regionale di Tepilora. Alla camminata sul Tepilora insieme ai ragazzi dell’associazione e alle loro famiglie, parteciperanno  quattro classi dell’Istituto tecnico Oggiano di Siniscola. L’iniziativa avrà il supporto logistico dell’agenzia regionale Forestas.

La seconda tappa è prevista per domenica 24 aprile. I soci Angsa Sassari con le loro famiglie percorreranno un tratto del sentiero Z15 che parte da Oliena, località Monte Maccione e arriva fino a sa Senìpida. L’iniziativa è patrocinata dal comune di Oliena.

L’associazione Diversamente Odv percorrerà due tappe il 24 e il 25 aprile, la Z27 e la Z28, nel Valico dei Sette Fratelli in territorio di Burcei e di Castiadas.

La camminata in mezzo alla natura incontaminata è un modo per avvicinare in modo naturale e sicuro alla montagna tutte le persone e anche quelle con difficoltà. Sarà questa l’occasione per dimostrare che con il giusto supporto tutte le differenze possono essere annullate e sarà un modo per stare insieme per divertirsi. Per abbattere le barriere e per mantenere sempre alta l’attenzione e la sensibilità nei confronti di un disturbo come l’autismo, spesso dimenticato anche dalle istituzioni.

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