DALLA PRESIDENTE ANGSA BENEDETTA DEMARTIS: “I DOCENTI DI SOSTEGNO DEVONO AVERE LE GIUSTE COMPETENZE”

Mi dispiace molto che il docente abbia perso il lavoro, ma la nostra posizione è molto chiara riguardo la scuola: non si possono improvvisare insegnanti di sostegno senza avere titoli e competenze in materia di autismo, altrimenti si rischia di fare un grave danno all’alunno. Così come non si può insegnare la storia senza avere la conoscenza della materia, non ci si può improvvisare insegnante di sostegno di un ragazzo autistico senza conoscere il tipo di approccio che serve a lui. Nel caso specifico di Treviso è giusto che la ragazza abbia un insegnante per la sua specifica disabilità con un approccio adatto a lei visti i comportamenti autolesionistici che denunciano senza dubbio un grande disagio. Ho ammirato l’onestà intellettuale di Pavan, che ha deciso di lasciare l’incarico, forse non tutti gli insegnanti avrebbero agito in questo modo, il suo gesto ha salvaguardato invece l’alunna trevigiana. Superficiale invece la posizione (se è vero ciò che hanno scritto) da parte del dirigente scolastico che trovava giusto mettere allo sbaraglio l’insegnante mettendolo a fare una sorte di apprendistato nel sostegno, o la cosidetta “gavetta” a scapito dell’alunno più fragile in assoluto! Una mentalità (ripeto, se fosse cosi) che va assolutamente cambiata. I nostri figli non sono cavie su cui fare sperimentazione senza una formazione adeguata. Non bastano solo pazienza e buona volontà per insegnare pedagogia speciale, ci vogliono le competenze giuste, e se la scuola italiana è considerata in Europa come la più inclusiva, ma si continua a sottovalutare il problema, allora siamo distanti anni luce dalla soluzione.
Mi piacerebbe proclamare una buona volta uno sciopero collettivo degli insegnanti di sostegno, dei bambini disabili e di chi ha davvero a cuore l’integrazione e l’inclusione.
Di belle parole e di teoria siamo davvero stanchi!
Benedetta Demartis

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Una risposta

  1. Brigida Preziosa ha detto:

    Credo che bisogni manifestare il nostro dissenso, vogliamo insegnanti di sostegno che scelgano di essere di sostegno, formati con scopi da realizzare e che ci sia continuità

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